In aprile, la Germania è tornata prepotentemente al centro dell’attenzione con la pubblicazione dei dati PMI preliminari, che hanno riservato alcune sorprese positive.
In particolare, il settore dei servizi si è mostrato vivace e in ripresa, trainando al rialzo l’intero comparto dell’Eurozona.
Inaspettatamente, il settore privato tedesco è tornato a crescere ad aprile, trainato da un solido aumento dell’attività nel settore dei servizi del Paese.
L’indice HCOB German Flash Composite Purchasing Managers’ Index (PMI) è salito a 50,5 questo mese, superando le previsioni e confermando un trend espansivo in atto da 10 mesi.
L’indice PMI per il settore dei servizi è balzato a 53,3, il massimo in 10 mesi, evidenziando una robusta performance.
L’attività dei servizi ha svolto un ruolo chiave anche a livello di Eurozona, con un indice dei responsabili degli acquisti S&P Global che è salito a 51,4 in aprile, oltre le aspettative degli economisti.
Anche in Francia, l’aumento della domanda nel settore dei servizi ha contribuito a una prima espansione dopo 10 mesi di contrazione.
Inoltre, sebbene il settore manifatturiero continui a mostrare segnali di debolezza, l’economia dell’Eurozona sembra godere di una crescita trainata principalmente dai servizi.
Tuttavia, si nota un aumento dei prezzi e dei salari nei servizi, che potrebbe mettere alla prova la volontà della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di interesse a giugno.
In sintesi, la Germania e l’Europa sembrano intraprendere un percorso di ripresa trainato dai servizi, nonostante le incertezze legate al settore manifatturiero e alla pressione inflazionistica in aumento.
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