Conoscere con precisione i casi di esonero dalle visite fiscali è fondamentale per evitare sanzioni durante il periodo di malattia gestito dall’Inps.
Durante gli orari delle visite, è obbligatorio essere reperibili per il medico, ma esistono situazioni eccezionali che permettono di uscire di casa.
Alcuni lavoratori sono esonerati dall’obbligo di reperibilità durante le visite fiscali.
Nel settore privato, l’esonero è previsto per patologie gravi con terapie salvavita documentate e per invalidità con riduzione della capacità lavorativa al 67% o più.
Per i dipendenti pubblici, l’esonero è previsto per patologie gravi, malattie riconosciute come cause di servizio o malattie legate a invalidità al 67% o più.
Nonostante l’esonero, l’Inps può effettuare controlli sui certificati e il datore di lavoro può richiedere verifiche.
La lavoratrice in interdizione anticipata per gravidanza a rischio ha regole specifiche.
Durante l’attesa della decisione dell’ASL sull’interdizione anticipata, la lavoratrice è soggetta alle visite fiscali.
Una volta concessa l’interdizione, non sono previste visite fiscali.
Sebbene non sempre si possa usufruire dell’esonero, alcune assenze possono essere giustificate.
Tra i motivi accettati ci sono il ricovero ospedaliero, malattie già accertate, impegni medici urgenti o situazioni eccezionali.
È importante notificare al datore di lavoro la necessità di assenza e giustificarla tempestivamente per evitare sanzioni.
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